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Emozioni e reazioni - Test di sensitività di recezione

Emozioni e reazioni
o fuggi o lotti o … diventi consapevole

Test di sensitività di recezione*
Quali di queste sensazioni senti tue? E qual è la loro intensità?
Test A
  1. Le sofferenze mie e altrui mi sconvolgono
  2. Ho una bassa soglia di sopportazione quando leggo e vedo scene violente
  3. L'intensità degli stimoli nel caos mi disturbano
  4. Dover fare troppe cose contemporaneamente mi sfinisce
  5. Se esibisco le mie emozioni gli altri perdono fiducia in me
  6. Prendere decisioni basandosi sulle sensazioni porta al fallimento
  7. Mi sento paralizzato da un'eccessiva esposizione alle notizie o dal grande pubblico
  8. Quando sono iperstimolato evado in attività insulse o in dipendenze
  9. Colgo le informazioni vibrazionali quando sono in uno stato difensivo o critico
  10. Se fossi più sensibile non sarei capace di funzionare come si deve nel mondo
  11. Se fossi più sensibile potrei impazzire o sviluppare seri problemi mentali
  12. Se fossi più sensibile potrei ammalarmi gravemente

Test B
  1. Mi fido di quello che mi dice l'istinto viscerale su nuove persone e nuove idee
  2. Colgo facilmente verità e bugie
  3. Distinguo immediatamente gli stati d'animo degli altri
  4. Mi fido delle mie buone idee e della mia guida personale 
  5. Conto sulla possibilità di realizzare e ottenere quello che desidero
  6. Mi fido del fatto che le mie emozioni mi portino informazioni utili
  7. Mi rendo conto immediatamente delle Vibrazioni positive e negative presenti negli spazi in cui entro
  8. Posso percepire essere non fisici, i campi di energia e le anime degli altri
  9. Spesso so che cosa stanno pensando gli altri
  10. So qual è il momento giusto per agire
  11. Ricevo informazioni vibrazionali quando sono in uno stato neutrale o collaborativo
  12. Quando sono iperstimolato creo più spazio e riprendo il centro in me stesso

Il test A rappresenta le nostre reazioni basse, malsane di contrazione
Il test B rappresenta le nostre reazioni alte, sane ed espansive

Il test non prevede l’assegnazione di punteggi per valutare un risultato finale, ma è solo un punto di partenza per un risveglio di consapevolezza.
Capire di reagire spesso in base a sensazioni malsane ci permetterà di iniziare un cambiamento verso reazioni più sane che ci porteranno ad espandere i nostri cuori ed il nostro Sé.

Per fare più chiarezza del perché si innescano in noi reazioni basse e malsane dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo.

Nasciamo come esseri in espansione. I nostri meccanismi di reazioni sono iniziati subito dopo la nascita.
Prima di imparare le parole, di imparare ad assimilare meccanismi di spiegazioni e di iniziare il nostro processo di identità eravamo esseri in espansione, pronti ad allinearci a tutto ciò che ci espandeva nel mondo accogliendo poi ciò che ritornava a noi. Eravamo esseri pronti ad emanare amore e gioia a chiunque venisse in contatto con noi.

 I primi con cui ci siamo relazionati sono stati principalmente i nostri genitori e se quell’amore incondizionato che emanavamo si trovava a risuonare con loro e se erano persone capaci di amare e di sentire empaticamente, le nostre sensazioni venivano confermate e amplificate dentro di noi come reazioni giuste da consolidare.

Ma se loro avevano chiuso il loro cuore alla gioia, se le loro esperienze li avevano portati a diventare persone rigide, chiuse, pieni di diffidenze le nostre vibrazioni d’amore venivano respinte e ci tornavano indietro. L’impatto con quelle energie ci portava alla conoscenza di vibrazioni dense, che ci impedivano di espanderci e lì è iniziata l’esperienza del mondo esterno, di qualcosa che ci impediva l’espansione e quella percezione ci portava dolore.

Ma per evitare quell’ esperienza dolorosa di rimbalzo abbiamo iniziato il cambiamento. Un cambiamento atto a compiacerli smettendo di esprimere ciò che realmente eravamo, abbiamo smesso di essere espansivamente creativi se questo ci portava una punizione, abbiamo smesso di esser gioiosamente espansivi se questo metteva a disagio e irrigidiva i nostri genitori, abbiamo imparato a rimanere in silenzio se questo li faceva contenti, abbiamo imparato a espandere la nostra energia solo la dove poteva scorrere senza dolore.

Se il nostro Sé non poteva espandersi abbiamo aderito alle convinzioni dei nostri genitori per prendere quel poco che si poteva per sopravvivere. Abbiamo così originato la visione di noi stessi come quel genere di persona e la vita come qualcosa che funzionava con quelle regole.

Questo ci ha portato a vivere in maniera limitata, con amori condizionati, con accettazioni parziali, ma questo lungo scontento sopito di sottofondo è destinato prima o poi ad emergere e a far ritornare in noi la voglia di espansione. Non capiamo subito il perché di questo subbuglio emotivo ma in noi qualcosa chiede il cambiamento.

 Le nostre sensazioni di disagio ci portano così a reagire in diversi modi.

 Le sensazioni negative ci possono portare ad agire in base a decisioni subconscie di “fuga ed evitamento
    • ed è così che entriamo nella vibrazione dell’abbandono. Iniziamo ad abbandonare una conversazione, una relazione, un lavoro, il paese in cui ci troviamo, gli altri, noi stessi ed inizia un senso di smarrimento e di demotivazione
    • si scende nella necessità di distrazioni entrando in circoli di dipendenze da alcol, droghe, cibo, sesso, esercizio fisico, lavoro, televisione, relazioni sociali, shopping, internet, social ed altro ancora
    • si vive in realtà diverse dalla nostra iniziando così il processo di idealizzazione di altri luoghi, altre epoche, di celebrità, di eroi, di altri reami
    • ci si addentra nella sensazione dell’impotenza e ci si sente perennemente vittime, privi del senso del Sé, senza libertà, ci si sente sfortunati e si entra in cicli ripetuti di negatività

Un altro tipo di reazione è la “lotta e controllo” e
    • si lanciano accuse, collera, rabbia, odio e violenza al di fuori di noi stessi verso gli altri quando non vogliamo sentire qualcosa
    • si entra in attacco quando qualcuno minaccia il modo in cui vorremmo che la nostra realtà funzionasse
    si diventa risolutori di problemi cercando di sistemare le cose che ci danno fastidio per far sì che il mondo esterno si allinei con le nostre preferenze
    • si riveste il ruolo di soccorritori, salvatori o guaritori, proiettando le nostre idee di come gli altri debbano essere felici e sani nel corso del loro processo di crescita
    • si finisce intrappolati in posizioni conflittuali che non si risolvono, si discute, si critica, si litiga e si rifiuta o si punisce l’altro
    • si diventa ostinati, stoici e inflessibili e ci si rifiuta di ascoltare, di cambiare, di partecipare
Questi sono solo alcuni esempi.

Ma quando inizia nuovamente l’espansione del nostro Sé e possiamo finalmente irradiare l’amore e la gioia di cui siamo portatori i nostri atteggiamenti si modificano e le nostre reazioni agiscono da un piano di presa di “nuova consapevolezza” e così
    • ci consentiamo di sentire, pensare e agire senza giudicarci in accordo con un naturale senso interiore di etica ed armonia
    permettiamo agli altri di sentire, pensare e agire così come vogliono senza il bisogno di rinunciare alla loro autenticità per noi
    • avvertiamo consciamente le frequenze di altre persone, di luoghi o situazioni e scegliamo di non cambiare per adeguarci ad esse soprattutto se sono più basse delle nostre.
    • manteniamo la consapevolezza aperta e nel momento presente. Non sentiamo il bisogno di separarci o difenderci dal mondo ma ci allineiamo alle vibrazioni che più ci alimentano nel momento presente
    • ci fidiamo di noi e ci apprezziamo così come siamo e così non sentiamo il bisogno delle approvazioni altrui e ci sentiamo liberi di essere
    condividiamo facilmente con gli altri energia e consapevolezza
    • ci concediamo di vivere con serenità qualsiasi sensazione dalle più contratte alle più espanse, consapevoli che ognuno porta un prezioso messaggio di espansione
    • diventiamo consapevoli che la nostra esperienza dipende da noi e dalle nostre scelte. Sappiamo che adattando le frequenze che scorrono nel nostro corpo, nelle emozioni e nei pensieri possiamo cambiare la nostra realtà.

Prendere coscienza su cosa si basano le nostre reazioni ci porterà a interrompere quel meccanismo automatico di adattamento per sopravvivenza che si è innescato nel corso della vita dentro di noi. Se ne diventiamo consapevoli possiamo entrare nella fase della “scelta” e quindi reagire con consapevolezza permettendo al nostro Sé di riprendere il suo originario viaggio di espansione.

È ora il momento giusto per cambiare, è ora la primavera del cuore ed è il momento di iniziare a far fiorire il nostro Essere.
Niente più scuse, niente più lamentale ma sorridenti azioni e reazioni consapevoli.

SI inizia ORA la stesura del nostro più grande capolavoro: la nostra vita felice.

Test estrapolato dal libro “Frequency” di Penney Peirce



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