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Mindfulness: agganciare la mente al presente, ecco il metodo scientifico per ridurre ansia e stress

Si parla tanto, si dice anche troppo e molte cose sono discordanti tra loro. Esse riecheggiano nell'etere e, soprattutto con la moderna tecnologia, ormai sono alla portata di tutti, ed ecco che bisogna avere prove per credere. Per alcuni le prove devono essere avvalorate dalla scienza per darle un giusto peso, per altri l’esperienza diretta è la più grande dimostrazione di verità. Per entrambe le tipologie di persone l’argomento della meditazione è ormai diventato una tecnica “vera” di benessere perché molti alla ricerca di momenti di serenità l’hanno sperimentata e sia perché essa è diventata anche tema di studio per la scienza. Diverse sono le tecniche di meditazione e anche con mete diverse, molte tendenzialmente spirituali altri più portati al raggiungimento di uno stato di quiete tanto agognata in uno stile di vita così caotico come quello che si vive nella società odierna. Ma tutti hanno come risultato un’espansione di Consapevolezza. Imparare ad essere consapevole del momento, non girandoci indietro per fare confronti con il vissuto né chiudendo gli occhi per sognare gli sviluppi futuri, ma semplicemente per vivere con pieno apprezzamento il Qui ed Ora.

Con amore Liila

Tanti pensieri accompagnano lo svolgersi delle azioni ma se per soli 5 minuti riesci a pensare solamente a quello che stai facendo senza divagare su altro allora stai praticando la mindfulness. Per renderti più chiaro il concetto mi avvalgo delle parole della professoressa Maria Beatrice Toro: "La mindfulness è a tutti gli effetti un protocollo di meditazione. Una pratica meditativa elaborata e studiata su tre livelli: biologico, medico e psicologico. Non si tratta di una meditazione trascendentale che tende verso il religioso, è totalmente laica ed è stata elaborata per promuovere un maggior equilibrio fisico e psichico e più in generale un maggior benessere".

La mindfulness è nata grazie ad un biologo norvegese Jon Kabbat-Zinn che sperimentò gli effetti della meditazione per un miglioramento psichico e anche fisico di alcuni paziente affetti da psoriasi. In questo esperimento alcuni pazienti continuavano il trattamento classico ed altri con cuffie e registratori facevano meditazione. Il risultato fu che chi praticava mindfulness guarì molto più velocemente degli altri. La dottoressa Taro ci fornisce una spiegazione più scientifica di tale risultato: "Praticando regolarmente, già dopo 8 settimane si potrà apprezzare una riduzione dell'amigdala, la zona del cervello responsabile di stress e paure e contemporaneamente un ispessimento della corteccia prefrontale, che invece è associata alla consapevolezza e alla concentrazione".

Il Qui ed Ora è uno dei presupposti del mindfulness. Ma oggi più che mai la nostra mente è in continuo movimento tra i ricordi e programmazioni, tra rimpianti e aspettative, tra passato e futuro. Il cervello non solo è in continuo movimento ma nel suo muoversi è sempre in attività “giudizio”. Sempre pronti all’ottenimento di un risultato soppesato per valutare le nostre prestazioni. Una continua competizione, e il vivere scorre senza il suo dovuto apprezzamento.

Questo continuo spostarsi nel tempo tra il passato e il futuro, e il giudicare ogni azione può avere ripercussioni negative sul nostro umore. La pratica del mindfulness ci permette di cambiare prospettiva e soffermarci non su le cose che non si hanno ma su quelle che si posseggono, per mantenersi nel presente senza giudizio. Per aiutarci a entrare in questo tipo di presenza è bene fare delle meditazioni tutti i giorni almeno di 15 minuti, ma anche eseguire azioni semplici con piena “presenza e consapevolezza”.

Uno dei primi esercizi mindfulness è il "Body scan" che è una meditazione che presta attenzione alle sensazioni che arrivano dal proprio corpo. All’inizio è bene aiutarsi con meditazioni guidate per mantenere un’alta concentrazione. Per alcuni inizialmente può essere difficile mantenere l’immobilità quindi ci si può avvalere della consapevolezza di una camminata dove l’attenzione è posta alla respirazione e se si vuole ci si può abbinare anche frasi tipo: I miei piedi corrono agili' come una sorta di mantra.

Numerosi sono i benefici che questa pratica può apportare come al miglioramento di tantissime patologie in particolare quelle autoimmuni. Gastrite cronica, colite, patologie psichiatriche come il gioco d'azzardo o l'anoressia ecc. Inoltre la sua pratica costante rallenta l’invecchiamento cerebrale e migliora il sistema immunitario oltre a rendere meno inclini al giudizio verso gli altri e soprattutto verso noi stessi.

Per poterne provare gli effetti di seguito ti riporto le istruzioni di Maria Beatrice Toro per l'esercizio "Lo spazio di respiro" da poter provare a fare anche a casa.

Siedi comodamente, la postura è rilassata, ma la schiena diritta evoca vigilanza e un senso di dignità.

Regola un timer per il tempo di 5 minuti.

Inizia semplicemente… diventando consapevole del fatto che stai respirando.

Nota il fatto che stai respirando. Ora.

Porta l’attenzione al percorso che il respiro sta effettuando ora nel tuo corpo.

Senti il respiro quando tocca il naso ed entra nel corpo e sentilo quando lascia le narici.

L’aria tocca le narici in un punto, all’inizio dell’inspirazione.

Ed esce dalle narici toccandone un punto alla fine

Dai il benvenuto al prossimo respiro e seguilo

Fai come se l’aria fosse un ospite di riguardo che è venuto a far visita alla tua dimora: accoglilo sulla soglia, accompagnalo mentre esplora la casa, poi salutalo quando esce dalla stessa porta da cui è entrato.

Osserva il ciclo completo di ogni respiro.

Quando inspiri, sai che stai inspirando. Quando espiri, sai che stai espirando.

Se la mente si distrae, torna al respiro.

Nessun commento. Nessun giudizio.

Riporta l’attenzione al respiro, in qualunque punto del ciclo ti trovi.

Puoi sempre usare il soffio di un respiro – questo respiro che stai facendo ora – per tornare qui.

Permettendo al corpo di essere silenzioso e immobile.

Quando il respiro è lungo pensi: ho inspirato un respiro lungo. Ho espirato un respiro lungo.

Quando il respiro è breve pensi: ho inspirato un respiro breve. Ho espirato un respiro breve.

Quando avverti il suono del timer, fai un ultimo respiro consapevole e lascia che la consapevolezza ti accompagni anche mentre apri gli occhi e sciogli la posizion
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Testo tratto da:
https://donna.fanpage.it/mindfulness-agganciare-la-mente-al-presente-ecco-il-metodo-scientifico-per-ridurre-ansia-e-stress/
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